Roberto Sconocchini - 13-09-2008
Intervendo in sede di Commissione parlamentare il sottosopra segretario Valentina Aprea nel giustificare la riduzione a 24 del tempo scuola alla primaria ed il ritorno all'insegnante unico, afferma testualmente: "Con ciò si ottengono due effetti sicuramente positivi per il sistema educativo: si amplia la libertà di scelta delle famiglie che volessero occuparsi dell'educazione dei propri figli in orario pomeridiano e si recupera la funzione educativa del docente, quale punto di riferimento, non solo per gli insegnamenti, ma anche dal punto di vista relazionale". Quindi il tempo scuola verrebbe ridotto per fare un favore alle famiglie che, come è noto solo a lei, vorrebbero disporre di più ore al pomeriggio per educare i propri figli (o delegare nonni e tate a tali funzioni). A noi, che a scuola viviamo, risulta che le famiglie esigono un'offerta fomativa più ampia, ed una delle conferma è costituita dal fatto che nessuno rinuncia alle ore opzionali e il format a 30 ore è scelto da tutti, nessuno escluso.